Testimoni di Geova e dottrine
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CONFESSIONE

Ultimo Aggiornamento: 25/06/2010 19:44
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Post: 592
Città: MONCALIERI
Età: 53
Sesso: Maschile
07/10/2009 19:09

Definizione
Dichiarazione o riconoscimento, in pubblico o in privato, (1) di ciò che si crede o (2) dei propri peccati.
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Sesso: Femminile
31/10/2009 17:56

Confessare i peccati: Come dice l’uomo o come dice Dio?

TRA i cattolici, la confessione è cambiata enormemente nel corso dei secoli. Nei primi tempi della Chiesa Cattolica la confessione e la penitenza erano obbligatorie solo per i peccati gravi. A questo riguardo, il libro Religion in the Medieval West afferma: “Sino alla fine del sesto secolo il sistema penitenziale era molto rigido: il sacramento poteva essere amministrato solo una volta nella vita, la confessione era pubblica e la penitenza lunga e severa”.

Quanto severa era questa penitenza? Nel 1052 a un penitente fu imposto di camminare scalzo da Bruges, in Belgio, fino a Gerusalemme! “Nel 1700 si potevano ancora vedere cattolici presso fonti e sorgenti sacre, in ginocchio nell’acqua gelida che arrivava loro sino al collo, recitare le loro preghiere penitenziali”, afferma il libro Christianity in the West 1400-1700. Visto che all’epoca l’assoluzione non era concessa che una volta completata la penitenza, molti non si confessavano che in punto di morte.

A quando risale la moderna pratica della confessione? Il libro Religion in the Medieval West risponde: “Una nuova forma di penitenza fu introdotta in Francia alla fine del sesto secolo da parte di monaci celti. . . . Era la confessione auricolare, in cui il penitente confessava i suoi peccati privatamente a un sacerdote, ed era un adattamento della pratica monastica del consiglio spirituale”. La precedente pratica monastica prevedeva che i monaci confessassero i propri peccati gli uni agli altri per ottenere aiuto spirituale e vincere le proprie debolezze. Nella nuova confessione auricolare, invece, la chiesa affermò che il sacerdote aveva addirittura il “potere o autorità di perdonare i peccati”. — New Catholic Encyclopedia.

“La confessione non produce alcuna tendenza a cercare di evitare il peccato nel futuro”, dice Ramona, che come cattolica si è confessata da quando aveva sette anni. E aggiunge: “La confessione fa nascere l’idea che Dio perdona tutto e che perdonerà qualsiasi cosa la carne imperfetta induca a fare. Non instilla il profondo desiderio di fare ciò che è giusto”.
Ma che dire delle parole di Gesù riportate in Giovanni 20:22, 23? Egli disse ai discepoli: “Ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi”. (CEI) Qui Gesù non dà forse specificamente ai suoi discepoli l’autorità di rimettere o perdonare i peccati?
Preso da solo, questo brano biblico potrebbe dare questa impressione. Ma se consideriamo queste parole alla luce di Matteo 18:15-18 e di tutto ciò che la Bibbia insegna sulla confessione e sul perdono, cosa dobbiamo concludere? Che in Giovanni 20:22, 23 Gesù diede ai suoi discepoli l’autorità di espellere dalla congregazione chi si fosse macchiato di gravi peccati e non si fosse pentito. Allo stesso tempo Cristo diede ai suoi seguaci l’autorità di mostrare misericordia e perdonare i peccatori pentiti. Gesù non stava certo dicendo che i suoi discepoli dovessero confessare ogni peccato a un sacerdote.
Questo autorizzava i responsabili della congregazione a decidere come trattare chi commetteva peccati gravi. Decisioni del genere andavano prese sotto la guida dello spirito santo di Dio e in armonia con le istruzioni che Dio aveva dato mediante Gesù Cristo e le Sacre Scritture. (Confronta Atti 5:1-5; 1 Corinti 5:1-5, 11-13).
In tal modo quegli uomini responsabili avrebbero seguito la direttiva proveniente dal cielo, anziché imporre al cielo le loro decisioni.
‘Confessate i vostri peccati gli uni agli altri’
Quand’è, allora, che è appropriato che i cristiani confessino i peccati gli uni agli altri? Se si commette un peccato grave (non una qualsiasi piccola mancanza), lo si dovrebbe confessare ai sorveglianti responsabili nella congregazione. Anche se il peccato non è molto grave ma la coscienza del peccatore è parecchio turbata, è molto utile confessarlo e chiedere aiuto spirituale.
A questo proposito lo scrittore biblico Giacomo dice: “Chi è [spiritualmente] malato, chiami a sé i presbiteri [gli anziani] della Chiesa e preghino su di lui, dopo averlo unto con olio, nel nome del Signore. E la preghiera fatta con fede salverà il malato: il Signore lo rialzerà e se ha commesso peccati, gli saranno perdonati. Confessate perciò i vostri peccati gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri”. — Giacomo 5:14-16, CEI.
In queste parole non c’è nulla che dia l’idea di una confessione auricolare fatta in maniera formale e rituale. Al contrario, quando un cristiano è così oppresso dal peccato che non si sente in grado di pregare dovrebbe chiamare quelli che sono nominati anziani, o sorveglianti, della congregazione, ed essi pregheranno con lui. Per aiutarlo a guarire spiritualmente, inoltre, essi applicheranno l’olio della Parola di Dio. — Salmo 141:5; confronta Luca 5:31, 32; Rivelazione 3:18.
Giova ricordare che Giovanni il Battezzatore esortò a ‘produrre frutto degno di pentimento’. (Matteo 3:8; confronta Atti 26:20). Il trasgressore veramente pentito non pratica più il peccato. Come Davide, antico re d’Israele, il peccatore pentito che confessa il suo errore a Dio sarà perdonato. Davide scrisse: “Infine ti confessai il mio peccato e non coprii il mio errore. Dissi: ‘Farò confessione delle mie trasgressioni a Geova’. E tu stesso perdonasti l’errore dei miei peccati”. — Salmo 32:5.
Questo perdono non si può guadagnare con azioni penitenziali. Solo Dio può concederlo. Egli tiene conto delle esigenze della perfetta giustizia, ma il suo perdono è un’espressione dell’amore che prova per l’umanità. Il suo perdono è anche una manifestazione di immeritata benignità basata sul sacrificio di riscatto di Gesù Cristo, ed è concesso solamente ai peccatori pentiti che si sono allontanati da ciò che è male agli occhi di Dio. (Salmo 51:7; Isaia 1:18; Giovanni 3:16; Romani 3:23-26) Solo coloro che Geova Dio perdona otterranno la vita eterna. E per ottenere questo perdono dobbiamo confessare i peccati come dice Dio, non come dice l’uomo.

FONTE:TG:15/3/91



L'umorismo è la cintura di salvataggio nel fiume della vita.(Wilhelm Raab)


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25/06/2010 19:44

Confessione

Dio è colui al quale confessarsi per il perdono dei peccati mediante Cristo

Matt. 6:9-14 “Voi dovete dunque pregare così: ‘Padre nostro che sei nei cieli, . . . perdonaci i nostri debiti, come anche noi li abbiamo perdonati ai nostri debitori’. . . . Poiché se voi perdonate agli uomini i loro falli, il vostro Padre celeste perdonerà pure a voi”.

Sal. 32:5 “Infine ti confessai il mio peccato e non nascosi il mio errore. Dissi: ‘Farò confessione delle mie trasgressioni a Geova’”.
Efes. 1:7 “Mediante lui [Cristo] abbiamo la liberazione per riscatto per mezzo del suo sangue, sì, il perdono dei nostri falli, secondo la ricchezza della sua immeritata benignità”.

Cristo, l’unico mediatore fra Dio e gli uomini

1 Tim. 2:5 “Vi è un solo Dio, e un solo mediatore fra Dio e gli uomini, l’uomo Cristo Gesù”.

Efes. 3:11, 12 “Secondo l’eterno proposito che egli formò riguardo al Cristo, Gesù nostro Signore, mediante il quale abbiamo questa libertà di parola e accesso con fiducia per mezzo della nostra fede in lui”.
Rom. 5:1, 2 “Perciò, ora che siamo stati dichiarati giusti quale risultato della fede, godiamo la pace con Dio per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo, per mezzo del quale abbiamo anche guadagnato il nostro accesso per fede in questa immeritata benignità nella quale ora stiamo”.

Efes. 2:18 “Per mezzo di lui noi, entrambi i popoli, abbiamo accesso al Padre mediante un solo spirito”.

Si deve mostrare sincero pentimento

Atti 26:20 “A quelli in Damasco prima e a quelli in Gerusalemme, e in tutto il paese della Giudea e alle nazioni portai il messaggio che dovevano pentirsi e volgersi a Dio, facendo opere degne di pentimento”.

Luca 19:8, 9 “Zaccheo, stando in piedi, disse al Signore: ‘Ecco, la metà dei miei averi, Signore, la do ai poveri, e qualunque cosa io abbia estorta ad alcuno mediante falsa accusa la rendo al quadruplo’. Allora Gesù gli disse: ‘Oggi la salvezza è venuta in questa casa’”.
Giac. 4:8-10 “Purificate le vostre mani, o peccatori, e purificate i vostri cuori, o indecisi. Siate nella miseria e fate cordoglio e piangete. Il vostro riso si muti in gemiti, e la vostra gioia in abbattimento. Umiliatevi agli occhi di Geova, ed egli vi esalterà”.

Accettare il perdono di Dio, non rattristandosi indefinitamente per la trasgressione


1 Giov. 1:9 “Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati”.

Sal. 103:2, 3, 8, 9 “Benedici Geova, o anima mia, e non dimenticare tutte le sue imprese, lui che perdona tutto il tuo errore, che sana tutte le tue malattie . . . Geova è misericordioso e clemente, lento all’ira e abbondante in amorevole benignità. Non continuerà a trovar da ridire per ogni tempo, né proverà risentimento a tempo indefinito”.

Sal. 32:3-5 “Quando tacevo le mie ossa si stancarono per i miei gemiti di tutto il giorno. Poiché giorno e notte la tua mano era grave su di me. L’umore della mia vita si è cambiato come all’arido calore dell’estate. Sela. Infine ti confessai il mio peccato e non nascosi il mio errore. Dissi: ‘Farò confessione delle mie trasgressioni a Geova’. E tu stesso perdonasti l’errore dei miei peccati”.

Isa. 55:7 “Lasci il malvagio la sua via, e l’uomo dannoso i suoi pensieri; e torni a Geova, che avrà misericordia di lui, e al nostro Dio, poiché egli perdonerà in larga misura”.
Luca 15:7 “Vi dico che così ci sarà più gioia in cielo per un peccatore che si pente anziché per novantanove giusti che non hanno bisogno di pentirsi

2 Cor. 1:3 “Benedetto sia l’Iddio e Padre del nostro Signore Gesù Cristo, il Padre delle tenere misericordie”.
Ezec. 33:14-16 “Quando dico al malvagio: ‘Positivamente morrai’, ed egli effettivamente si volge dal suo peccato e pratica il diritto e la giustizia, e il malvagio rende la medesima cosa impegnata, ripaga le medesime cose prese mediante rapina, ed effettivamente cammina nei medesimi statuti della vita non facendo ingiustizia, positivamente continuerà a vivere. Egli non morrà. Nessuno dei suoi peccati coi quali ha peccato sarà ricordato contro di lui”.

Prov. 28:13 “Chi copre le sue trasgressioni non riuscirà, ma a chi le confessa e le lascia sarà mostrata misericordia”.

I peccati che influiscono sull’accettabilità dell’intera congregazione dinanzi a Dio devono scoprirsi


1 Cor. 5:1-7 “Si comunica che fra voi vi è effettivamente fornicazione . . . E siete voi gonfi, e non fate piuttosto cordoglio, onde l’uomo che ha commesso quest’opera sia tolto di mezzo a voi? . . . affinché . . . consegniate tale uomo a Satana per la distruzione della carne, acciocché lo spirito sia salvato nel giorno del Signore. . . . Non sapete che un po’ di lievito fa fermentare l’intera massa? Eliminate il vecchio lievito, affinché siate una nuova massa”.
Ebr. 12:15 “Vigilando
attentamente perché nessuno sia privato dell’immeritata benignità di Dio; affinché non spunti nessuna radice velenosa e non causi difficoltà e affinché molti non ne siano contaminati”.

Gios. 7:1-26 “Acan . . . prese parte della cosa votata alla distruzione. A ciò l’ira di Geova si accese contro i figli d’Israele. . . . Geova disse a Giosuè: ‘Levati! Perché cadi sulla tua faccia? Israele ha peccato, e hanno anche trasgredito il mio patto che ho imposto loro come comando; e hanno pure preso parte della cosa votata alla distruzione e hanno pure rubato e l’han pure tenuta segreta e l’hanno pure messa fra i loro propri oggetti. E i figli d’Israele non si potranno levare contro i loro nemici. Volgeranno il dorso dinanzi ai loro nemici, perché sono divenuti una cosa votata alla distruzione. Non mostrerò più d’essere con voi a meno che non annientiate di mezzo a voi la cosa votata alla distruzione’. . . . Acan rispose a Giosuè e disse: ‘Difatti io, io ho peccato contro Geova l’Iddio d’Israele, e ho fatto così e così. . . . Giosuè disse: ‘Perché hai dato l’ostracismo a noi? Geova darà in questo giorno l’ostracismo a te’. Allora tutto Israele lo lapidò con pietre . . . A ciò Geova si volse dalla sua ira ardente”.

Si veda anche Deut. 21:1-9.

Quelli che si rendono conto della condotta dannosa hanno l’obbligo d’informare i sorveglianti responsabili, per mantenere pura la congregazione

Lev. 5:1 “Ora nel caso che un’anima pecchi in quanto ha udito una maledizione pubblica ed è testimone o l’ha vista o è venuta a saperla, se non la riferisce, deve rispondere del suo errore”.
Si veda anche Zacc. 13:2-6.

I sorveglianti responsabili, nominati dallo spirito di Dio e che agiscono in armonia con l’ispirata Parola di Dio, possono concedere il perdono ai pentiti non col potere dell’assoluzione ma per la fiducia nel modo in cui Dio desidera concedere misericordia a favore della congregazione

Atti 20:28 “Prestate attenzione a voi stessi e a tutto il gregge, fra il quale lo spirito santo vi ha costituiti sorveglianti, per pascere la congregazione di Dio”.

Gal. 6:1 “Fratelli, anche se un uomo fa qualche passo falso prima che se ne renda conto, voi che siete spiritualmente qualificati cercate di ristabilire tale uomo con uno spirito di mitezza”.
Giac. 5:14, 15 “Vi è qualcuno malato fra voi? Chiami gli anziani della congregazione presso di sé, e preghino su di lui, spalmandolo d’olio nel nome di Geova. E la preghiera della fede farà star bene l’indisposto e Geova lo desterà. E se egli ha commesso dei peccati, gli sarà perdonato”.

Matt. 18:15-18 “Se il tuo fratello commette un peccato, va e metti a nudo il suo fallo fra te e lui solo. . . . Se egli non . . . ascolta, parla alla congregazione. Se non ascolta neanche la congregazione, ti sia come un uomo delle nazioni e un esattore di tasse. Veramente vi dico: Tutte le cose che legherete sulla terra saranno state legate nel cielo, e tutte le cose che scioglierete sulla terra saranno state sciolte nel cielo”.
2 Cor. 2:10, 11 “Qualunque cosa benignamente perdoniate ad alcuno, io pure perdono. Infatti, in quanto a me, qualsiasi cosa io abbia benignamente perdonata, . . . l’ho fatto per amore vostro dinanzi a Cristo; affinché non siamo sopraffatti da Satana”.
Si veda anche Atti 15:14-21, 28, 29.
L’intera congregazione può pubblicamente confessare il peccato o la condotta errata intrapresa
Nee. 9:1, 2 “I figli d’Israele si raccolsero con digiuno e con sacco e terra su di sé. E il seme d’Israele si separava da tutti gli stranieri, e si presentava e faceva confessione dei suoi propri peccati e degli errori dei suoi padri”.

Sal. 106:6 “Abbiamo peccato proprio come i nostri antenati; abbiam fatto torto; abbiamo agito malvagiamente”.
I cristiani dichiarano pubblicamente di avere fede nel provvedimento divino del Suo Figlio

Matt. 10:32 “Chiunque confesserà dunque d’essere unito a me dinanzi agli uomini, anch’io confesserò d’essere unito a lui dinanzi al Padre mio che è nei cieli”.

Riv. 7:10 “Continuano a gridare ad alta voce, dicendo: ‘La salvezza la dobbiamo al nostro Dio, che siede sul trono, e all’Agnello’”.
Rom. 10:9 “Se pubblicamente dichiari quella ‘parola della tua bocca’, che Gesù è il Signore, ed eserciti fede nel tuo cuore che Dio lo ha destato dai morti, sarai salvato”.
Filip. 2:11 “Ogni lingua confessi apertamente che Gesù Cristo è il Signore alla gloria di Dio Padre”.
Si veda anche Giov. 9:22; 12:42.

Fonte:ms Confessione





Molte persone entrano nella tua vita, ma solo i veri amici lasciano le proprie orme nel tuo cuore!



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