Testimoni di Geova e dottrine
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GEOVA o YAHWEH?

Ultimo Aggiornamento: 17/11/2009 00:42
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Post: 592
Città: MONCALIERI
Età: 53
Sesso: Maschile
07/10/2009 19:54

Qual è la corretta pronuncia del nome divino? Geova o Yahweh?

Nessun uomo può oggi sapere con certezza come lo si pronunciasse in origine in ebraico. Perché? In origine nell’ebraico biblico si scrivevano solo le consonanti, senza vocali. Finché la lingua fu di uso quotidiano, i lettori non ebbero difficoltà ad aggiungere le vocali opportune. Col tempo, però, sorse fra gli ebrei una superstizione secondo cui era sbagliato pronunciare ad alta voce il nome proprio di Dio, per cui si servivano di termini sostitutivi. Secoli dopo, studiosi ebrei svilupparono un sistema di punti per rappresentare le vocali da usarsi nel leggere l’ebraico antico, ma, per quanto riguarda le quattro consonanti che rappresentano il nome divino, le vocalizzarono con le vocali dei termini sostitutivi. Così la pronuncia originale del nome divino andò perduta.
Molti studiosi preferiscono la pronuncia “Yahweh”, ma vi è incertezza al riguardo e gli studiosi non sono concordi. D’altra parte, “Geova” è la pronuncia più nota e tradizionalmente accettata, essendo stata in uso per secoli nella lingua italiana. — Vedi alla voce “Geova” il Vocabolario della lingua italiana di Nicola Zingarelli, XI ediz.; il Novissimo Dizionario della Lingua Italiana, di Fernando Palazzi; il Dizionario della lingua italiana, di Devoto e Oli.
J. B. Rotherham, nella sua Emphasised Bible, usò in tutte le Scritture Ebraiche la forma Yahweh. Ma in seguito, nei suoi Studies in the Psalms, usò la forma “Jehovah” (Geova), spiegando: “JEHOVAH — L’uso di questa forma inglese del nome commemorativo . . . nella presente versione del Salterio non è dovuto ad alcun dubbio circa la pronuncia più corretta, Yahwéh, ma esclusivamente alla constatazione personale dell’utilità di non discostarsi dalla forma più nota all’occhio e all’orecchio del pubblico in una questione come questa, dove la cosa principale è che il nome divino venga riconosciuto con facilità”. — Londra, 1911, p. 29.
Dopo aver discusso varie pronunce, il professore tedesco Gustav Friedrich Oehler concluse dicendo: “Da questo punto in poi uso la parola Geova, perché in effetti questo nome è stato adottato nel nostro vocabolario, e non può essere sostituito”. — Theologie des Alten Testaments, seconda edizione, Stoccarda, 1882, p. 143.
Lo studioso gesuita Paul Joüon afferma: “Invece della (presunta) forma Yahweh, nelle nostre traduzioni abbiamo usato la forma Jéhovah . . . che è la forma letteraria convenzionale in francese”. — Grammaire de l’hébreu biblique, Roma, 1923, nota in calce a p. 49.
La maggior parte dei nomi subiscono qualche trasformazione da una lingua all’altra. Gesù era ebreo di nascita, e in ebraico il suo nome si pronunciava forse Yeshùa‛, ma gli scrittori ispirati delle Scritture Cristiane non esitarono a usare la forma greca del nome, Iesoùs. Nella maggioranza delle altre lingue la pronuncia è leggermente diversa, ma ci sentiamo liberi di usare la forma comune nella nostra lingua. Lo stesso vale per altri nomi biblici. Come possiamo dunque mostrare il dovuto rispetto per Colui al quale appartiene il nome più importante di tutti? Non menzionando o non scrivendo mai il suo nome perché non sappiamo esattamente come si pronunciasse in origine? O, piuttosto, usando la pronuncia e la grafia comuni nella nostra lingua, lodando Colui al quale esso appartiene e comportandoci quali suoi adoratori in una maniera che gli reca onore?
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Post: 170
Sesso: Maschile
17/11/2009 00:42

Oggi, la maggioranza degli studiosi sembrano favorire di più la forma "Yahveh", "Yahweh", "Jahve", "Jahweh"", o altre simili. Anche i TdG la accettano (Vedi "La Torre di Guardia" del 1° Luglio 1967 a pag. 390-1) pur preferendo "Geova".

Qual è la corretta pronuncia del nome divino?

A causa dei pregiudizi religiosi derivanti dalla superstizione, la pro-nuncia originale di "" è andata perduta. Molti studiosi preferiscono la pronuncia "Yahweh" o "Jahve", ma non c'è modo di sapere quale sia quella esatta.
La pronuncia dei nomi varia da una lingua all'altra. Ad esempio, in ebraico Gesù era chiamato "Yeshua", o "Yehohshua", ma in greco "Iesous". La stessa cosa vale per i nomi moderni.
Il fatto che non pronunciamo il nome di Gesù esattamente come nella lingua originale non ci porta a non usarlo affatto. Semplicemente lo proferiamo come si usa nel nostro idioma.
Fino a pochi decenni fa non poche traduzioni bibliche riportavano in alcuni passi il nome di Dio nelle forme "Jehova" o "Jahvè". Eppure si era perfettamente al corrente sia della "superstizione ebraica" che delle discus-sioni sulla corretta vocalizzazione del Tetragramma. Come mai solo negli ultimi decenni si è assistito ad un progressivo ma inesorabile e totale occul-tamento del Tetragramma?
Nessun uomo può oggi sapere con assoluta certezza come lo si pronunciasse in origine dato che nell'ebraico biblico si scrivevano solo le consonanti, senza le vocali. Perciò, quando gli scrittori ispirati scrivevano il nome personale di Dio, usavano solamente le consonanti. Finché la lingua fu di uso quotidiano, i lettori non avevano difficoltà ad aggiungere le vocali adatte.
Facciamo un esempio. Se in italiano scrivessimo solo le consonanti "plzz", cosa intendiamo dire? Un "Palazzo", dei "palazzi", una "polizza" as-sicurativa o "Polizzi", un cognome? In questo caso il contesto ci potrà aiu-tare nel determinare quale sia parola esatta, ma così non è per quanto ri-guarda il Tetragramma, in quanto qui si tratta di stabilire l'articolazione di un nome.
Molti studiosi preferiscono la pronuncia "Yahweh", ma vi è incertezza al riguardo. D'altra parte, il nome "Geova" è stato in uso per secoli in varie lingue. Il professore tedesco Gustav Friedrich Oehler precisò: "Da questo punto in poi uso la parola Geova, perché in effetti questo nome è stato adottato nel nostro vocabolario, e non può essere sostituito". (Theologie des Alten Testaments, seconda edizione, Stoccarda, 1882, p. 143)
Se, come dicono alcuni, è impossibile conoscere la vera pronuncia del nome di Dio, questo è allora vero per tutti i nomi biblici. Li pronunciamo nella nostra lingua e non cerchiamo di imitare l'originale. Così in italiano di-ciamo "Geremia", non "Yirmeyàhu". Gesù in ebraico si pronunciava "Ye-shua", ma noi diciamo "Gesù". Similmente diciamo "Isaia", anche se pro-babilmente era chiamato "Yesha'yàhu". Perfino gli studiosi che conoscono la pronuncia originale di questi nomi, quando li menzionano usano la forma moderna. Si dovrebbero allora sostituire tutti i nomi biblici con altri termini? No! In modo analogo, è giusto usare il nome di Dio, sia che lo pronunciamo "Yahweh", "Geova" o in qualche altro modo. Ciò che è sbagliato è non usarlo.
Comunque, è anche vero "che il nome divino fosse pronunciato in modo diverso nel regno settentrionale e nel regno meridionale.". (Jehovah's Witnesses Defended – An answer to scholars and critics, a cura di Greg Stafford. Second edition, 2000. Elihu Books, pag. 50)

I nomi teofori

I cosiddetti "nomi teofori", o secondo alcuni, "teoforici", sono di grande aiuto nel cercare di determinare quale possa essere la corretta pro-nuncia del santo nome di Dio. Essi, contengono la parte iniziale o finale del nome di Dio come prefisso o suffisso.
Nella Bibbia troviamo parecchi nomi che iniziano con "Ge" (Gesù), "Gio" (Gioab), "Ie" (Iesse), "Ieo" (Ieoadda), "Io" (Ioa) e "Jeho" (Jehoiachin) e che terminano con "ia" (Abdia), "va" (Alva), ecc.
Inoltre, troviamo pure l'"abbreviazione jhw (Jahu), jw (Jo) e jh (Jah). Jahu si incontra alla fine dei nomi propri teofori…Jo o Jeho appare all'inizio di nomi propri teofori…Jah alla fine dei nomi propri teofori…". (Dizionario Biblico a cura di Herbert Haag (1963), pag. 528)

"Paul Drach, un rabbino convertitosi al cattolicesimo, spiegò nella sua opera Harmony Between the Church and the Synagogue pubblicato nel 1842, perché era logico che la pronuncia Yehova, la quale era in accordo con l'inizio di tutti i nomi teofori, era l'autentica pronuncia, contraria alla forma Yahvé di origine Samaritana.". (The Name of God Y.eH.oW.aH Which is Pronounced as it is Written I_Eh_oU_Ah: Its Story (2002) Gérard Gertoux, pag. 174)
Oltre a ciò vediamo che nella ND a pag. VIII si legge "Eterno rende i termini ebraici Jehôvâh e Yah." E nella NCV nel suo Dizionario a pag. 1210: "Jehovah (jeh-HOVE-uh) un nome per Dio…". Sempre la ND riconosce la validità del nome Geova, in quanto in Genesi 22:14 traduce con "Jehovah". Lo stesso si trova anche in altre versioni.
Perciò, nonostante le opinioni di alcuni secondo cui il nome di Dio è troppo sacro per essere pronunciato, e di altri secondo i quali non se ne dovrebbe tener conto, è impossibile escluderlo dalla Bibbia. Fa parte dei nomi teofori che abbiamo esaminato, i quali furono usati nei secoli in cui il popolo non solo conosceva il sacro nome di Dio, ma lo usava nelle preghie-re, nell'adorazione e nelle normali conversazioni.
"Geova…è usato come un nome proprio di Dio e doveva essere mantenuto in quella forma dai traduttori". (The New Unger's Bible Dictionary (1988) Merrill F. Unger; Pag. 781)

Conclusione

Se uno scrittore scrivesse un testo composto da centinaia di migliaia di parole e il suo nome (ad esempio "Rossi") fosse lì riportato oltre 6.000 volte, come si sentirebbe se l'editore o qualcun altro lo eliminasse o lo cambiasse con un altro addirittura diverso? Certamente chiederebbe dei danni o delle scuse.
Perché in alcune traduzioni è stato eliminato del tutto e in altre è stato lasciato solo in alcuni passi? Tutto ciò è senza dubbio inconsistente e contraddittorio. Jason BeDuhn, dopo aver fatto un confronto con altre traduzioni sottolinea che "la TNM è l'unica traduzione accurata delle nove che abbiamo confrontato, dato che tutte le altre traduzioni rimpiazzano il nome personale di Dio, in oltre seimila passi, con il titolo eufemistico "Signore". (Truth in Translation: accuracy and bias in English translations of the New Testament (2003) Jason David BeDuhn; pag. 169.)
È comunque interessante sapere che il primo ad usare la pronuncia "Jehova" per rendere il nome divino non fu un TdG, ma un monaco spagnolo dell'ordine dei domenicani, Raimondo Martini, nel suo libro 'Pugio Fidei', pubblicato nel 1278. Quindi non è affatto vero che i TdG hanno inventato questo nome. Gesù, in un'occasione disse che "chi è senza peccato scagli la prima pietra". La pietra è stata scagliata. Però chi l'ha fatto ha dimostrato di non essere senza peccato. Anzi, sembra che costoro facciano il gioco di Satana. Sì, Satana rifiutò di usarne il nome nel suo dialogo con Eva preferendo il titolo Dio. (Genesi 3:1-5) Stessa cosa è compiuta nel dialogo con Dio stesso. (Giobbe 1:7-12) Non lo usò nemmeno con Gesù (Matteo 4:1-10), ma Gesù lo usò.
Comunque Dio vuole che i suoi adoratori conoscano il suo nome (Isaia 52:6) e, come dice egli stesso in Esodo 3:15 "questo è il mio nome per sempre". (CEI)

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[SM=g8050][SM=g8050][SM=g8050][SM=g8050][SM=g8050]
Partirono in due ed erano abbastanza
Un pianoforte e una chitarra e molta fantasia...
E bomba o non bomba, noi, arriveremo a Roma malgrado voi. (A. Venditti)
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