Testimoni di Geova e dottrine
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Origine della festa del papà

Ultimo Aggiornamento: 19/03/2010 19:15
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Post: 102
Sesso: Femminile
19/03/2010 19:07

19 marzo

Il 19 marzo ricorre, in concomitanza con la festa di San Giuseppe, la festa del Papà. Questa coincidenza non è un caso; da un lato perché incarna la figura del padre e del marito atavico, (essendo il marito della vergine Maria e il padre di nostro signore Gesù cristo), e dall'atro perché nella tradizione popolare protegge oltre che i poveri anche gli orfani, le ragazze nubili, e, in virtù della sua professione, anche i falegnami (non a caso questi ultimi sono i principali promotori della sua festa).
Le origini della festa pare vengano dai lontani Usa. E’ qui che una giovane donna decise di dedicare un giorno speciale a suo padre. Da allora sono passati ben due secoli.
Quando la festa fu esportata in Italia si decise di differenziarla dalla gemella statunitense la quale l’associava al compleanno del Signor Smart che ricorreva a giugno.
Si decise infatti di festeggiarla il giorno di san Giuseppe e di proclamarla come festa nazionale.
La festa di San Giuseppe è caratterizzata da alcune manifestazioni , alcune sono ancora in vigore , altre pare siano cadute in desuetudine.
Poiché in questo giorno, si ricorda la sacra coppia di giovani sposi, in un paese straniero ed in attesa del loro Bambino, che si videro rifiutata la richiesta di un riparo per il parto e poiché questo atto viola due sacri sentimenti: l'ospitalità e l'amore familiare, esso viene ricordato in molte regioni con l'allestimento di un banchetto speciale. Così in alcuni paesi della Sicilia, il 19 marzo di ogni anno, si usava invitare i poveri al banchetto di san Giuseppe. In questa occasione, un sacerdote benediva la tavola, ed i poveri erano serviti dal padrone di casa.
In altre città, poiché la festa di San Giuseppe coincide con la fine dell’inverno si è sovrapposta ai riti di purificazione agraria, effettuati nel passato pagano , in questa occasione si bruciano i residui del raccolto sui campi, ed enormi cataste di legna vengono accese ai margini delle piazze. Quando il fuoco sta per spegnersi, alcuni lo scavalcano con grandi salti, e le vecchiette, mentre filano, intonano inni per San Giuseppe.
Questi riti sono accompagnati dalla preparazione delle zeppole, le famose frittelle, che pur variando nella ricetta da regione a regione, sono il piatto tipico di questa festa.[/
www.frasionline.it/feste/festa-del-papa.htm



L'umorismo è la cintura di salvataggio nel fiume della vita.(Wilhelm Raab)


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19/03/2010 19:15

San Giuseppe e la festa del papà
Il 19 marzo ricorre la “festa dei papà“, celebrata nel giorno in cui la Chiesa Cattolica ricorda la figura di San Giuseppe, sposo di Maria e padre “putativo” di Gesù.



In realtà, la Chiesa Cattolica celebra in due giorni dell’anno la festa di San Giuseppe: il 19 marzo e il 1 maggio. La prima data, quella coincidente con la festa del papà, è la più antica e storica. Nel calendario liturgico riveste una notevole importanza, tanto da essere considerata “solennità”. Nel 1955, tuttavia, Papa Pio XII inserì nel calendario liturgico il 1 maggio come ulteriore festa di San Giuseppe, celebrato però come “lavoratore“, per proporlo a tutti i cristiani come modello di operosità, nel giorno della festa mondiale di tutti i lavoratori.

Di San Giuseppe si conosce abbastanza poco. I Vangeli ci parlano di lui sono nei cosiddetti “Vangeli dell’infanzia“, cioè quella parte in cui si parla della nascita e fanciullezza di Gesù. Poichè la Madonna concepì Gesù “per opera dello Spirito Santo” ed è proclamata dalla Chiesa come “sempre vergine”, a Giuseppe viene attribuito il titolo di padre “putativo” di Gesù, cioè padre “apparente”, solo “terreno”, che svolge le funzioni di padre ma che non è il padre effettivo.

Normalmente, dalla tradizione, Giuseppe viene rappresentato come un anziano e con gli attrezzi da falegname in mano. Si sa infatti che Giuseppe era un “carpentiere” di Nazaret, anche se era originario di Betlemme (infatti per il censimento di Cesare Augusto deve recarsi con Maria incinta proprio a Betlemme dove nascerà Gesù).

Si presume che sia morto quando Gesù era ancora adolescente, in quanto in tutta l’attività pubblica di Gesù si parla spesso di Maria sua madre (un esempio tra tutti: in occasione delle nozze di Cana), ma non si accenna mai alla presenza di Giuseppe. Se Giuseppe fosse stato vivo è inverosimile che non fosse presente sotto la croce accanto a Maria. Inoltre, i Vangeli ci dicono che, dopo la morte di Gesù, fu Giovanni (il discepolo che Gesù amava) a prendere Maria nella sua casa.

Giuseppe è quindi presentato come un modello di santità operosa, un uomo retto, giusto, discreto e saggio. Una presenza silenziosa, ma forte e profonda: un vero modello per tutti i papà di oggi!

guide.supereva.it/religione_cattolica/interventi/2010/03/san-giuseppe-e-la-festa-...



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