Massimo di aderenti per i Testimoni di Geova in Russia

Per l’immediata diffusione
6 maggio 2010

C’è crescita in un mare di opposizione

SAN PIETROBURGO – Il numero dei Testimoni di Geova, che sono ancora considerati come una fede minoritaria in Russia, è aumentato nel mese di marzo, anche se negli ultimi mesi hanno incontrato un’eccezionale opposizione. Hanno registrato un massimo di 158.925 membri attivi.

I Testimoni di Geova in tutto il mondo sono conosciuti per il loro pacifico ma attivo coinvolgimento nelle proprie comunità, il loro impegno nell’incarico cristiano di diffondere “la buona notizia di cose buone” e di “fare discepoli di persone di tutte le nazioni.” – Romani 10:15; Matteo 28:19, 20.
Tuttavia dall’inizio del 2007 alcune autorità russe hanno profuso uno sforzo concertato per limitare gravemente le attività del gruppo. I Testimoni, che agiscono tramite circa 2.000 congregazioni o comunità, in Russia sono stati sottoposti ad almeno 600 indagini. Queste sono state eseguite in risposta alle direttive scritte dell’Ufficio del Procuratore Generale di Russia. Entro la fine del 2009 si sono accumulati sette casi giudiziari in varie regioni, tutti nel tentativo di bollare le pubblicazioni cristiane e le congregazioni locali dei Testimoni di Geova come “estremiste” e di metterle al bando. Due di questi casi (uno a Taganrog e l’altro a Gorno-Altaisk) hanno già raggiunto il loro obiettivo, con un totale di 52 pubblicazioni dei Testimoni inserite in un registro nazionale di letteratura estremista.

Imperterriti, i Testimoni di Geova russi, come membri di una religione riconosciuta a livello internazionale che opera legalmente in circa 200 paesi del mondo, hanno risposto alle minacce nel modo più trasparente che conoscono: parlare con i loro vicini su quanto stava accadendo. Sono state distribuite circa 12 milioni di copie del volantino “Potrebbe accadere di nuovo? Una domanda per i cittadini russi“, offrendo ai russi la possibilità di decidere da se stessi se la storia si stia ripetendo con il ritorno alla repressione della libertà di culto che contrassegnò l’era sovietica.

Nonostante l’eccezionale crescita nelle adesioni e la partecipazione significativa in occasione della commemorazione del Pasto Serale del Signore, i Testimoni di Geova sono consapevoli che l’opposizione contro di loro è cresciuta anch’essa di conseguenza. Dalla sentenza della Corte Suprema dell’8 dicembre ad oggi si sono registrati più di 230 episodi tra irruzioni, arresti, perquisizioni e altre interruzioni di funzioni religiose