La storia mostra che gli ebrei hanno sempre attribuito grande importanza al nome personale di Dio, anche se l’enfasi che si dà al suo uso è drasticamente cambiata rispetto al passato. Il dott. A. Cohen afferma: “Una venerazione speciale circondava il ‘Nome distintivo’ (Shem Hamephorash) della Divinità, quale era stato rivelato al popolo d’Israele, cioè il tetragramma JHVH”. (Il Talmud, traduzione di A. Toaff, Laterza, 1986, pagine 50-1) Il nome divino era venerato perché rappresentava e distingueva la persona stessa di Dio. Dopo tutto, fu Dio stesso ad annunciare il suo nome e a dire ai suoi adoratori di usarlo. Questo è sottolineato dal fatto che il nome compare nella Bibbia ebraica 6.828 volte. Gli ebrei devoti, però, pensano sia irriguardoso pronunciare il nome personale di Dio
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