principessac
00lunedì 17 maggio 2010 10:40
"Religiosità alternativa e istruzione scolastica: il caso dei Testimoni di Geova", domani a Campobasso il convegno organizzato dal GRIS dell'Arcidiocesi di Campobasso-Bojano
Si conclude il primo ciclo di conferenze, organizzato dal GRIS (Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-Religiosa) dell'Arcidiocesi di Campobasso-Bojano, in collaborazione con la Pastorale Scolastica, mirate ad informare correttamente su "argomenti" che hanno lo scopo di diffondere una mentalità ambigua e deviata atta a sostituire, con le loro forme "alternative", la nostra cultura cristiana.
L' incontro si svolgerà
alle ore 16:00
di martedì 1° giugno 2010
presso l'Auditorium della
Scuola Media "Igino Petrone"
di Campobasso
Tema del convegno:
"Religiosità alternativa e istruzione scolastica:
il caso dei Testimoni di Geova"
Il convegno vedrà in veste di relatori: p. Luigi Magni - Assistente Spirituale del GRIS di Campobasso, il dott. Achille Aveta - Giornalista, scrittore e noto conferenziere e Roberto Di Stefano - Osservatore e critico del movimento religioso dei Testimoni di Geova. Le conclusioni saranno affidate a S.E. Mons. GianCarlo Maria Bregantini - Arcivescovo di Campobasso-Bojano. Moderatore: prof. Bruno Di Benedetto - Consigliere Nazionale del GRIS e presidente dell'ufficio locale dell' Arcidiocesi di Campobasso-Bojano.
Il dott. Achille Aveta ha pubblicato decine di articoli su riviste specializzate e su diversi periodici; ha partecipato a trasmissioni radio e televisive in qualità di esperto su tematiche connesse all'affiliazione a movimenti religiosi alternativi, con particolare riguardo a quelli di matrice millenaristica, per la sua competenza è ritenuto uno dei maggiori studiosi italiani del settore.
Roberto Di Stefano è cresciuto in una famiglia di Testimoni di Geova sin dall'infanzia. Battezzato all'età di 12 anni, ha iniziato la sua carriera "teocratica" all'età di 17, con il suo primo incarico di congregazione, fino ad assumere la responsabilità di "anziano" che ha svolto per quasi 30 anni, prima di abbandonare il movimento insieme a tutta la sua famiglia.