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Definizione
Anàstasis, il termine greco tradotto “risurrezione”, significa letteralmente “far alzare” o “alzarsi” e si riferisce al rialzarsi dalla morte. L’espressione completa “risurrezione dei (dai) morti” è usata ripetutamente nelle Scritture. (Matt. 22:31; Atti 4:2; 1 Cor. 15:12) In ebraico è techiyàth hammethìm, che significa “ravvivamento dei morti”. (Matt. 22:23, NM, edizione con note e riferimenti, nt.) La risurrezione comporta la riattivazione del modello di vita dell’individuo, modello conservato nella memoria di Dio. La persona, secondo la volontà di Dio per lei, riceve un corpo umano o un corpo spirituale, pur conservando la propria identità, la stessa personalità e gli stessi ricordi di quando è morta. Il provvedimento della risurrezione è una stupenda espressione dell’immeritata benignità di Geova; rivela la sua sapienza e il suo potere ed è un mezzo mediante cui si adempirà il proposito originale di Dio per la terra.