Testimoni di Geova e dottrine
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Informazioni archeologiche sul 607 a.e.v.

Ultimo Aggiornamento: 03/11/2010 02:34
03/11/2010 02:34

Capire come si contano i tempi antichi.

Pag_001 - Data Assoluta.

Cosa s'intende per "Data Assoluta"? Per capirlo, occorre fare un chiaro quadro della situazione.

Nella storia del genere umano, sin da circa 4000 anni a.e.v. il modo di contare il tempo è stato diverso fra i vari popoli e durante la vita di uno stesso popolo. La base di tempo più comune a tutte le etnie e per ogni tempo è sempre stata il "giorno". Tale lasso di tempo è definito dal movimento che il nostro pianeta compie per fare una rotazione su se stesso.

Tale movimento è, secondo le comuni convenzioni, da Ovest verso Est. Per coloro che però abitano sulla terra, tutta la volta celeste osservabile dalla sua superfice "appare" come se si muovesse da Est verso Ovest durante tale periodo di tempo di rotazione terrestre. Durante tale rotazione del nostro pianeta, la sua superfice viene pertanto illuminata dall'astro principale del nostro sistema solare, che è una stella gialla di medie dimensioni che noi chiamiamo "Sole", mentre al lato opposto, la superfice che resta al buio identifica quella che noi chiamiamo "notte".

Mediamente quindi, chi abita sulla superfice del nostro pianeta vedrà alternarsi durante un giorno di circa 24 ore un periodo di buio (notte) e uno di luce (giorno).

Intorno al nostro pianeta terra, orbita un corpo celeste che noi chiamiamo Luna.
Tale corpo celeste (inteso come astro e non come colore), compie una lenta orbita intorno al nostro pianeta che si completa in 29 giorni e mezzo circa, venendo illuminata dal sole completamente durante la luna Piena, per metà durante i circa 7 giorni successivi, divenendo invisibile dopo altri circa 7 giorni, mentre passa davanti al sole, e viene in tal caso chiamata luna Nuova; dopo circa 7 giorni torna ad essere illuminata per metà e dopo altri circa 7 giorni torna nella sua posizione di Luna Piena, avendo completato quello fu poi definito un "Mese lunare".

Perché il nostro satellite (la Luna) mostra sempre la stessa faccia? Apparentemente infatti, sembra che la luna non giri su se stessa; in realtà essa compie una rotazione su se stessa esattamente nello stesso tempo che impiega a compiere un'orbita (giro) intorno al nostro pianeta.
Se fosse ferma, (ovvero se non ruotasse su se stessa) per il movimento orbitale intorno al pianeta terra, la vedremmo in tutta la sua superfice durante tutto il mese che impiega a compiere la sua orbita.

Nel frattempo, la terra, orbitando intorno al sole (con la luna che orbitando intorno ad essa compie quello che sarà poi chiamato: "movimento di traslazione"), compie un'orbita (giro) intorno ad esso in 365 giorni e circa 6 ore.
Tale periodo di tempo è stato chiamato "anno solare". A causa del fatto che l'asse di rotazione del nostro pianeta terra è inclinato di circa 23 gradi e 27 primi, durante il suo movimento orbitale intorno al sole, la sua superfice è, dallo stesso, illuminata in modo tale che per due volte all'anno sia il polo Sud (per definizione in basso) che il polo nord (per definizione in alto), sono illuminati contemporaneamente.

Durante invece altre due volte in tale sua orbita intorno al sole, il Polo Nord è illuminato alternativamente con il polo Sud. Ovvero, mentre il polo Nord è illuminato per circa 6 mesi, per altrettanti circa 6 mesi resta al buio, mentre ai suoi antipodi avviene l'opposto (Polo Nord Illluminato, Polo Sud al buio e viceversa).

Queste 4 posizioni che la terra prende durante la sua orbita intorno al sole, definiscono intervalli di circa 3 mesi che sono chiamati "Stagioni" suddivise, per il loro cambiamento climatico che le fa identificare agli abitanti della terra, in: Primavera, Estate, Autunno, Inverno.

Riassumendo quindi, nel nostro sistema solare i tempi osservati dalla nostra terra permettono di identificare i seguenti periodi: Il giorno, la settimana, il mese (che poteva essere lunare o solare), le stagioni e l'anno.
Tutti questi fenomeni hanno poi contribuito alla formazione di quello che sarà il nostro comune calendario attuale, suddiviso in 365 giorni e un quarto, a sua volta poi suddiviso in 12 mesi di varia durata (28/29 giorni, 30 giorni o 31 giorni) e, a loro volta, suddivisi in 4 settimane di 7 giorni ciascuna.

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Compreso questo, ovvero definito il periodo di tempo comunemente chiamato "anno", tale definizione di anno fu usato per misurare la durata di vita di ogni vivente. Quindi, uno poteva vivere 30 anni e poi morire, 70 anni e poi morire, o 100 e più anni e poi morire.

Anticamente, quindi, era comune misurare i tempi sulla durata di vita di importanti personaggi, re o potenti. Così che era uso dire: "Nel diciannovesimo anno del suo regno, Nabucodonosor fece ...ecc".

Un grande avvenimento che si verificò nella storia del genere umano, (la presunta data della nascita di Gesù) permise di definire il tempo non più sulla breve durata di vita di una persona o di un impero, ma "a partire" dalla nascita di questa o quella persona, o "a partire" da uno specifico evento.
Nacquero quindi "calendari" che avevano origini differite fra loro.
Calendario Musulmano, calendario Ebraico, Calendario dei Maya, Calendario Cristiano e molti altri.

Con l'avvento dell'Astronomia moderna e poi computerizzata, si rese necessario identificare una data che potesse fare riferimento comune per tutti i diversi calendari esistenti.
Fu pertanto deciso di contare il tempo sulla base originariamente più comune a tutti gli esseri umani; "il Giorno".

Fu stabilita (da Scaliger) un data molto lontana nel tempo della storia del genere umano, quando ancora non si avevano informazioni storiche assolutamente certe, e da quel prefissato momento, si decise di cominciare a contare il tempo (astronomico) in giorni.
Fu chiamato: "Julian Date (JD)". Astronomicamente, in questo conteggio, è preso in considerazione anche l'anno 0 (zero o JD = 0,5) come anno di partenza di una data, in modo che quando si considera l'anno 1, sia di fatto trascorso un anno intero di 365,25 giorni circa. L'anno secolare corrispondente al JD zero, cinque è il mezzogiorno (U.T. o Universal Time, noto come tempo di Greenwinch) del primo Gennaio del 4713 a.e.v. o B.C o A.C.

Il tempo JD è contato a partire dalle ore 12 di Greewinch.
Infatti, a dimostrare come è contato il tempo con il calendario astronomico che usa il JD, il JD 366,5 segnerà quello che per noi è un anno solare intero appena trascorso, ovvero la data del primo Gennaio del 4712, alle ore 12, che appunto ne segna astronomicamente l'inizio del nuovo anno, il secondo anno in connotazione oridnale, in questo caso.

La connotazione astronomica, non tiene conto di avvenimenti "umani", essendo comune a tutti i viventi nel momento che è calcolato. Pertanto è diversa rispetto alla connotazione Gregoriana attuale.
infatti, l'anno 1 astronomico (notate che è senza il segno meno) si segna come: anno 1, che secondo il calendario "Giuliano" corrisponderebbe a circa (tenendo conto delle diffenze di giorni fra Gregoriano e Giuliano, che vanno calcolate) al secolare (Giuliano) 2dc (o 2 a.e.v. a motivo del fatto che il calendario Giuliano non considerava l'anno zero (0).

Similmente, l'anno astronomico -0606 corrisponderà al calendario Giuliano con la connotazione di -607bc, ovvero sembrerà un anno dopo l'anno calcolato astronomicamente.
Ho detto apposta "sembrerà", in quanto è solo una "diversa connotazione del tempo" che, nella realtà temporale sarà per entrambe le date lo stesso esatto momento (-0606 astronomico = 607bc).

Pertanto, seppure ovviamente non essendo stato osservato quel lontano momento del tempo, la data JD 0,5 del mezzogiorno (ore 12) del primo Gennaio del -4713 è da considerare a tutti gli effetti una "DATA ASSOLUTA" ed è anche una data "astronomica" (usata nelle connotazioni temporali di avvenimenti astronomici). Se tale data fosse connotata come tempo "Giuliano", dovrebbe essere segnata come anno -4714bc (o astronomico -4713). Fare confusioni, è talmente facile, che molti preferiscono perfino evitare di verificare questi sistemi di data. Io stesso, devo ogni tanto correggere errori di distrazione. Provate voi e vi accorgerete come sia facile farli.

Avvenimenti successivi della storia del genere umano, indipendentemente dalle datazioni del loro calendario locale, che siano stati registrati con verità (ovvero che non gli siano stati attribuiti anni arbitrariamente, o che non siano stati alterati di proposito in quei tempi) ma che siano stati osservati ed identificati da specifiche posizioni di pianeti e stelle, e registrati in antichi reperti (generalmente di argilla), permettono di stabilire precise date "assolute" successive a quella del JD 0,5 astronomico.

Le date che invece sono desunte mediante informazioni sia pure storiche, ma che fanno riferimento ad uno specifico anno di una persona (di solito un regnante) o ad uno specifico avvenimento, (distruzione di una città), ma che non sono "direttamente" supportate da specifiche osservazioni astronomiche di quell'esatto momento, saranno date comunque molto affidabili, se si appogieranno al riferimento di una data "assoluta", ma non sono e non possono essere definite "date assolute".

L'identificazione di una data "assoluta" di un determinato periodo storico, come ad esempio il "Neobabilonese" che è storicamente considerato da me iniziato con il regno dell'Assiro Shamash-shum-ukin su Babilonia (Caldea sumera), in modo indipendente dal fratello Assiro Assurbanipal che in pari tempo iniziò a regnare su Ninive (Assiria) a seguito della morte del re Esarhaddon, re dell'allora impero assiro, permetterà di identificare eventuali errate trascrizioni o manipalazioni di avvenimenti che a volte erano fatte nel riporto storico di certi popoli, più facilmente, se vi erano implicati degli Egiziani o degli Assiri.

Riferiti tra l'anno 700bc e l'anno 523bc, sono stati attualmente ritrovati e identificati tre importanti "diari astonomici".
Il BM 32312, il più vecchio, molto lacunoso, attualmente conosciuto per un'ecliise di Luna riferita e per una importante battaglia svoltasi in Hiritu tra Babilonesi e Assiri.
Il migliore V.A.T. 4956, in un raro e abbastanza buono stato di conservazione,
E il BM 33066 più noto come "Strassmaier Cambise n° 400", che identifica un periodo poco dopo la fine di quello Neobabilonese (a seguito del predominio Medo-Persiano di Babilonia e della Caldea), nel 523bc (-0522 astronomico).

Tutti e tre, "INSIEME", valutati nel loro "REALE" momento di osservazione astronomica, permettono di identificare nel periodo Neobabilonese un arco di tempo che può essere definito esso stesso datato in modo "assoluto".

Perché però tale definizione di "datazione assoluta" possa essere certa, essa deve essere priva di dubbi, priva di ragionevoli contestazioni e priva di infondate incertezze. Deve inoltre trovarsi concorde, nel limite delle informazioni incomplete che siano finora giunte a noi, con tutte le fonti storiche, astronomiche e archeologiche che "Anticamente avessero registrato in modo VERITIERO ciò che E' Riportato poi nei reperti ritrovati". BIBBIA compresa.

Da ciò si evince che per ogni onesto e serio ricercatore, sia esso professionista o autodidatta, la ricerca del raggiungimento di tale certezza è una sfida davvero grande e difficile da risolvere.

Una volta però trovato tale importante e certo riferimento storico, archeologico e astronomico e pure biblico, allora decisamente si potrà dire che "Quello" o "Quel periodo storico" è basato su una datazione "ASSOLUTA".

Su tale riferimento si potranno poi, con fiducia, verificare molte incertezze storiche che tutt'oggi affliggono la ricostruzione di eventi vissuti da antichi popoli e etnie.

Firmato: Sabato 24 Ottobre 2009 (revisionato il 3 Novembre 2010; monseppe1


[Modificato da monseppe1 03/11/2010 1.43]
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