Testimoni di Geova e dottrine
printprintFacebook
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
Autore

Il Papa difende la famiglia

Ultimo Aggiornamento: 08/11/2010 15:36
08/11/2010 15:36

Benedetto XVI inaugura la Sagrada Familia e chiede rispetto per la vita. I gay si baciano in piazza. Critiche del Pontefice al laicismo aggressivo del
Benedetto XVI difende la famiglia tradizionale dall'altare della Sagrada Familia, la monumentale chiesa progettata dall'architetto catalano Antoni Gaudì e ancora in costruzione. Nello stesso momento, all'esterno della neo-basilica, sfollano i duecento giovani dei collettivi gay, anarchici, atei che si sono dati appuntamento per baciarsi (uomini con uomini e donne con donne) al passaggio del Pontefice.

Gaudì ha concepito la Sagrada Familia come un punto di contatto con Dio nel centro di un giardino. Unica chiesa in Europa che sorge al centro di un chiostro, rappresenta il collegamento con Dio fuori dal deserto, che per Gaudì era anche la stessa città di Barcellona. Benedetto XVI percorre questo deserto con undici minuti di ritardo rispetto alla tabella di marcia. Passa dalla salita verso il Palazzo Arcivescovile, sulla strada della cattedrale di Barcellona. Lo aspettano circa 200 persone, per la maggior parte provenienti dall'estero, che cominciano a baciarsi al passaggio del Pontefice. Il Papa continua il suo percorso senza intoppi, non gira il volto verso i manifestanti, ma continua a benedire la folla. Nel frattempo, i manifestanti urlano lo slogan della loro manifestazione, «Yo no te espero», «Io non ti aspetto», e poi «La iglesia que illumina es la que arde» (la Chiesa che illumina è quella che arde) e «Bote, bote, bote, pederesta el que no bote» (chi non salta pederasta è).

Una protesta nata nella Spagna dell'era Zapatero. Non erano inattese le critiche del Papa al "laicismo aggressivo" della Spagna di oggi, segnata anche dalle grandi riforme di società: il matrimonio gay, il divorzio express, l'aborto depenalizzato. Così come non era inattesa la protesta, destinata, sottolinea Jordi Petit, capo storico del movimento omosessuale, «alla gerarchia della Chiesa e non ai cristiani di base che svolgono un lavoro positivo». A baciarsi sono circa duecento, mentre si calcola in 400 mila persone (250 mila secondo la polizia iberica) la folla che ha partecipato alla consacrazione della Sagrada Familia.

Benedetto XVI parla della Sagrada Familia, del profondo simbolismo di cui è imperniata, del fatto che «i patrocinatori di questa chiesa volevano mostrare al mondo l'amore, il lavoro e il servizio vissuti davanti a Dio, così come li visse la Sacra Famiglia di Nazaret». Il Papa osserva poi che oggi «le condizioni di vita sono profondamente cambiate e con esse si è progredito enormemente in ambiti tecnici, sociali e culturali», ma che «non possiamo accontentarci di questi progressi». «Con essi - spiega - devono essere sempre presenti i progressi morali, come l'attenzione, la protezione e l'aiuto alla famiglia, poiché l'amore generoso e indissolubile di un uomo e una donna è il quadro efficace e il fondamento della vita umana nella sua gestazione, nella sua nascita, nella sua crescita e nel suo termine naturale». Una questione non solo di fede, ma anche di democrazia, perché «solo laddove esistono l'amore e la fedeltà, nasce e perdura la vera libertà». Il richiamo a sostenere famiglia è ancora più significativo in Spagna, dove, dopo la stretta al Welfare attuata dal governo socialista, si è creata una frattura sociale tra la famiglia cosiddetta tradizionale e i nuovi nuclei familiari. Il Pontefice ribadisce, poi, la contrarietà della Chiesa cattolica a ogni legislazione che favorisce l'aborto: «Si difenda - afferma- come sacra e inviolabile la vita dei figli dal momento del loro concepimento affinché la natalità sia stimata, valorizzata e sostenuta dallo Stato». È una visione contestata da quanti si sono dati appuntamento per protestare. Sempre Jordi Petit ci tiene a definire la protesta come «un atto di amore rivendicativo, contro la gerarchia ecclesiastica che attacca i diritti umani di base, proibendo l'uso del preservativo, il divorzio e l'aborto».

Fedele al comandamento dell'Amore, il Papa dedica la sua ultima tappa in Spagna ad un istituto di assistenza per bambini e ragazzi problematici, l'Obra Nén Deu. Lì il Papa ricorda che «è esigenza dell'essere umano che i nuovi sviluppi tecnologici nel campo medico non vadano mai a detrimento del rispetto per la vita e la dignità umana, in modo che coloro che soffrono malattie o disabilità psichiche o fisiche possano ricevere sempre quell'amore e quelle attenzioni che permettano loro di sentirsi valorizzati come persone nelle loro necessità concrete». Prima della partenza, un breve incontro in aeroporto con Zapatero. A un anno e mezzo dal termine del mandato, il premier spagnolo vuole mantenere rapporti "normali" con la Chiesa cattolica, e anche per questo è congelata fino al termine mandato la legge sulla libertà religiosa, che prevedeva la rimozione dei crocifissi da tutte le scuole.

[SM=x1966032] www.iltempo.it/interni_esteri/2010/11/08/1215124-papa_difende_famigl...


Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
 | 
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 06:01. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com