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Gesù Cristo e l’arcangelo Michele sono la stessa persona?

Il nome di questo Michele ricorre nella Bibbia solo cinque volte. La gloriosa persona spirituale che porta questo nome è definita “uno dei primi principi”, “il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo [il popolo di Daniele]”, e “l’arcangelo”. (Dan. 10:13; 12:1; Giuda 9, CEI) Michele significa “Chi è simile a Dio?” Il nome evidentemente designa Michele come colui che prende la direttiva nel sostenere la sovranità di Geova e distruggere i nemici di Dio.
In 1 Tessalonicesi 4:16 (Con), il comando di Gesù Cristo che dà inizio alla risurrezione è descritto come “voce di arcangelo”, e Giuda 9 dice che l’arcangelo è Michele. Sarebbe appropriato paragonare la voce imperiosa di Gesù a quella di qualcuno che avesse meno autorità? È dunque ragionevole concludere che l’arcangelo Michele sia Gesù Cristo. (Fatto interessante, nelle Scritture la parola “arcangelo” non compare mai al plurale, il che fa pensare che ce ne sia uno solo).
Rivelazione 12:7-12 dice che Michele e i suoi angeli avrebbero combattuto contro Satana e avrebbero espulso lui e i suoi angeli malvagi dal cielo in relazione col conferimento dell’autorità reale a Cristo. Successivamente Gesù è descritto mentre guida gli eserciti celesti in guerra contro le nazioni del mondo. (Riv. 19:11-16) Non è ragionevole credere che sarebbe stato sempre Gesù a intervenire contro colui che è chiamato “il governante di questo mondo”, Satana il Diavolo? (Giov. 12:31) Daniele 12:1 (CEI) mette in relazione il ‘sorgere di Michele’ investito di autorità con “un tempo di angoscia, come non c’era mai stato dal sorgere delle nazioni fino a quel tempo”. Questo ben si adatta a ciò che proveranno le nazioni allorché Cristo, in qualità di giustiziere celeste, interverrà contro di loro. Perciò l’evidenza indica che il Figlio di Dio era conosciuto col nome di Michele prima di venire sulla terra, come lo è stato in seguito al suo ritorno al cielo, dove risiede come glorificato Figlio spirituale di Dio.